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All’Ateneo di Bari Informatica da record: a sei mesi dalla laurea occupazione all’85%
Nel settore non serve andare a studiare fuori: è l’input emerso stamattina al Campus, dove i Corsi di laurea di Informatica hanno incontrato le imprese. Rafforzando una collaborazione strategica che accoglie le richieste formative avanzate ad hoc dalle stesse aziende
BARI, 20 settembre 2011 – In un momento di grande crisi occupazionale, i corsi di laurea in Informatica dell’Ateneo di Bari sfoderano un dato invidiabile: l’85% dei neolaureati trova lavoro entro i primi sei mesi dalla fine degli studi. Ciò grazie a una precisa strategia: un collegamento continuo con il mondo dell’impresa ICT (Information and Communication Tecnology), quindi una didattica sempre più profilata sulle esigenze concrete delle aziende e di un mercato in continuo divenire, infine una serie di servizi che creano competenze specifiche - anche on demand - supportate in rete da organismi regionali come il Centro di competenze pugliese per l’ICT DAISY-Net e il Distretto Produttivo dell’Informatica, o la spin-off universitaria Ser&Practices.
Il dato occupazionale è emerso nell’incontro “I Corsi di Laurea di Informatica incontrano le imprese”, tenuto stamattina al Campus, ennesimo tassello del connubio sempre più stretto fra formazione universitaria, mondo dell’impresa e inserimento lavorativo. L’incontro è stato organizzato del CICSI, ossia il Consiglio Interclasse dei Corsi di Studio in Informatica: “Già quest’estate - ha spiegato il suo presidente, il professor Giuseppe Visaggio - le statistiche pubblicate sull’Espresso vedevano l’intera Facoltà di Scienze dell’Ateneo barese vantare percentuali di occupazione qualificata dei neolaureati del 66%, di poco inferiori solo a quelle della Statale di Milano e di Genova, ma superiori a quelle di molte altre prestigiose Università italiane. Ebbene, nello specifico campo informatico, dati alla mano vantiamo un tasso occupazionale dell’85% a sei mesi dalla laurea. E, sottolineo, parliamo di lavoro nel settore in cui ci si è formati. Del resto, basta vedere i management di grandi imprese come IBM, Microsoft o HP, pieni di nostri laureati. Insomma, per chi si immatricola, il messaggio è inequivocabile: in questo campo non c’è davvero bisogno di andare a studiare fuori. Non a caso, da noi le iscrizioni viaggiano con la confortante media di 400 annue”.
Ma la sinergia si struttura anche grazie a un programma didattico arricchito da vari servizi: incontri con top manager, stage e project work, master e formazione post laurea: il tutto facendo incontrare domanda e offerta tramite il continuo recepimento delle esigenze formative direttamente avanzate dalle aziende.
Reti e servizi, come hanno testimoniato i manager presenti all’incontro, particolarmente apprezzati dal mondo dell’impresa, che ha sempre più fame di competenze sia di base sia legate ai nuovi processi richiesti dal mercato ICT, legati ad esempio al Cloud computing, il sistema di server virtuali a servizio di imprese ed enti pubblici: piattaforme agili e flessibili, che consentono di utilizzare infrastrutture e, soprattutto, software come servizi, ossia come utilities, pagando solo ciò che si usa e per quanto si usa.